- Il processo delle relazioni: single o DINK -1
- Questo articolo tratta le preoccupazioni realistiche e la mancanza di fiducia in amore e matrimonio, scoperte in un gruppo di single e coppie DINK (Double Income No Kids) tra i trent'anni e i quaranta. Un contenuto interessante per coloro che, attraverso
A seguire del primo episodio...
"Se Jennie delle Blackpink mi dicesse oggi di iniziare una relazione con lei, con l'intenzione di sposarci tra due anni, cosa risponderei? 'Mi dispiace, sono una persona che non vuole sposarsi, quindi non posso neanche iniziare'. Risponderei così? E se l'attore Park Seo-joon venisse e mi dicesse che vuole avere una figlia che mi somiglia e che vuole iniziare una relazione con me con l'intenzione di sposarci, cosa farei? 'Sono una coppia senza figli, quindi non posso iniziare una relazione'. Potrei rispondere così?"
A queste domande, poste a metà tra il serio e il faceto, hanno risposto solo con lunghe risate.
Credo che la preoccupazione di sposarsi o meno e di avere figli o meno sia una domanda relativa e situazionale che sorge solo quando si è di fronte a una persona che si ama e che si apprezza, nel corso di una relazione. Naturalmente, questo mio pensiero potrebbe non essere la risposta giusta per tutti. Tuttavia, la loro reazione di silenzio mi ha dato la conferma che il mio pensiero sul matrimonio come processo relazionale non è del tutto sbagliato. Il matrimonio può essere un nuovo inizio, ma non può essere un obiettivo. Anzi, la preoccupazione più realistica non sarà piuttosto come e quanto ci si adatterà a vivere insieme con questa persona che ha vissuto in un mondo diverso dal proprio?
Anche se è un drama di qualche tempo fa, nell'ultima scena di 'A Love to Kill', Son Ye-jin, dopo essersi lasciata a causa del dolore per un aborto spontaneo e essersi ritrovata con il suo ex, fa questa riflessione guardando il marito che gioca con il loro bambino appena nato. (Ovviamente, non avendo mai sperimentato il matrimonio, non posso dire di più. Tuttavia, mi sembra di aver espresso sufficientemente le difficoltà e le aspettative di mantenere lo stato sconosciuto di una relazione, quindi lo condivido.)
'Abbiamo attraversato momenti di sofferenza e momenti di rara felicità, ed eccoci qui. A volte litighiamo, a volte proviamo un odio violento, a volte ci annoiamo e spesso ci commiseriamo a vicenda. Con il passare del tempo, guardando indietro, dirò che in quel periodo ero felice, come se fossi assonnata e senza ritegno. Ma poiché questo non è la fine del mio tempo, non posso definire la nostra situazione attuale una "fine felice"'.
Commenti0